Sono
l’impronta bagnata, il sospiro dopo il pianto, sono la rugiada che ti accarezza
al mattino.
Raccoglierò
i tuoi cocci, tra le foto sbiadite e le paure ancora taglienti.
In quei
minuti che vorresti cancellare, in quelle lacrime che dovrebbero risalire e non
essere mai scese.
Sulla
scrivania tra il disordine dei pensieri, tra i mille sogni mai difesi.
Ma
sboccerai come un fiore, perderai il fiato dopo che l’oceano avrà colpito il
tuo volto.
Perché
è strano sentirsi leggeri, è strano sentire che l’armadio contiene tutto ciò
che non vuoi più.
Ti innamorerai
dei tuoi limiti, del mare che sei diventato e del profumo che lasci sulla pelle
degli altri.
Sarai
un libro da leggere in un respiro e un abbraccio lungo kilometri.
È uno
di quei momenti in cui sai di far parte di un disegno, prendi i colori e
dipingiti;
bagnati
e intingiti nelle tue emozioni, hai tutto lì, non devi cercarlo altrove il tuo
amore.
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