Ritornavo da Aprilia, da un pomeriggio di risate, di carri, di Carnevale e di maschere più disparate.
Non so se sia stato il caso, ma all'improvviso su Subasio partono le note di Luca Carboni, e la mente fa un tuffo nel passato.
Ci ripenso così, senza nostalgia nè malinconia; senza rancore.
Ci ripenso con tranquillità.
"E' sotto questo cielo
che ci siamo incontrati
non so se è stato il caso
però ci siamo amati."
In fondo era nata così, per caso. Una sera, una casualità, un ciao, un messaggio, una partenza, una frase scema, diedero inizio al tutto.
Non so se è stato il caso, però ci siamo amati. Forse. Almeno per me era così. Non sentii ne farfalle, ne concerti di Caracas. Mi stavi anche sul cazzo se proprio devo dirlo. Eppure, m'innamorai.
"E abbiamo camminato
in un mondo che va in fretta
e abbiamo rallentato
quando ci siamo detti aspetta."
Anni di differenza, mesi di lontananza, giorni che non passavano mai.
Aspetta. Waiting.
"Ma abbiamo camminato
e andremo avanti ancora
sputtanando tutto
con una cazzata sola
e faremo ancora la pace
e faremo ancora l'amore
e faremo sempre di tutto
per fare dolce questo dolore."
Mi tornano in mente tante cose: le bugie per correre a Roma, le mie sparizioni, mio padre e le sue poche o troppe domande, i diverbi con mia madre, il fare l'amore che non bastava mai, il mangiare il gelato e sporcarsi, la discoteca, la cioccolata che piaceva a entrambi, Vasco, il concerto, le chiacchiere. Le promesse, le scuse, le cazzate, il crederci troppo e prenderla a quel posto.
Cose che capitano. Se va bene è fortuna, se va male è esperienza.
Non andò come volevo, ma imparai a non mettere il cuore alla completa mercè di uomo. Mai più.
"E' sotto questo cielo
che passano gli anni
divento ancora rosso
come quando avevo 15 anni
per dirti che vorrei sposarti
dopo abbiamo scelto il nome
così nostro figlio
sarà il nostro testimone."
Era il finale che volevo. Passati più di 10 anni arrossisco ancora come allora, rido, piango, cazzeggio e amo. Ne è passata di acqua sotto i ponti, di stagioni .. Ho avuto altre risate, altre lacrime, altri abbracci, altre mangiate di gelato dove puntualmente mi sporcavo il naso.
Ritorno con la mente a quei momenti avendo un senso di tranquillità, ci ripenso come se ripensassi a un bel capitolo di un libro, uno di quelli che leggendolo ti ha lasciato qualcosa di bello e allo stesso tempo ti ha insegnato molto.
Ci ripenso sorridendo. Ad un amore folle, forte.
All'imprudenza e all'impudenza dei quindici anni, al carattere indisciplinato, alla "lotta" alla fiducia, alle scazzate e ai vaffanculo.
A quei diari che strabordano di amore, di vita, di colori, di foto, di cazzate immonde di ogni genere. Diari che hanno visto che toccato luoghi fuori da Roma e che tornavano con un pezzetto in più.
Una vita fa. Un capitolo di un libro chiuso da tempo per dare inizio alla storia della mia vita.
Una principessa che ha abbandonato la corona per indossare l'armatura.
Un po' come Mulan. (Ho sempre adorato quel cartone tra l'altro!)
Proteggo il mio cuore, vivo e amo con la stessa impulsività dei 15 anni, ma con una consapevolezza da donna. Ed è meglio così. :)
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